Nel corso degli anni, le nuove frontiere del marketing hanno progressivamente preso a riguardare anche il mondo della politica. Come il marketing in campo commerciale ha l’obiettivo di vendere un prodotto monetizzandolo, la stessa metodologia, con le opportune varianti, è in grado di pubblicizzare un candidato traducendo il tutto in conversioni, consensi, voti.
Nel campo della politica, però, il consumatore deve essere identificato con l’elettore e, soprattutto, il confronto con gli altri competitors è più difficile da sostenere. Alla luce di ciò, è necessario rivolgersi ad una agenzia specializzata in marketing politico nella quale vi siano professionisti del settore, come, per esempio il Social Media Manager (SMM) che ha l’importantissimo compito di curare la strategia e l’immagine del candidato dalla A alla Z, sui social media.
Perché rivolgersi ad un Social media manager per la politica?
Rivolgersi ad una agenzia di marketing politico equivale ad affidargli la gestione della propria campagna elettorale e lasciare che dei professionisti curino ogni singolo aspetto della propria propaganda elettorale. La gestione dei canali social a scopo elettorale è uno dei compiti del Social Media Manager politico e forse uno dei più importanti.
Come abbiamo più volte detto, in un mondo interconnesso come quello di oggi è necessario attestare la propria presenza sulle piattaforme digitali per poter accorciare le distanze con l’elettorato. Gestire un profilo social Facebook, Twitter, Instagram etc. a scopo elettorale non è di certo come gestire il proprio profilo personale, anche se così potrebbe sembrare.
Le modalità di comunicazione sono nettamente diverse, è necessario essere diretti e chiari nel trasmettere un messaggio, che sia un post scritto, un video o delle immagini. Ed ovviamente il tutto dovrà avere coerenza.
Il lavoro del SMM, dunque, non si ferma alla creazione di contenuti da postare sui social per mantenere l’elettore costantemente aggiornato, ma si estende in toto a quel che concerne l’intera campagna elettorale e quindi anche all’immagine che il candidato dà di sé in comizi, incontri e confronti con gli avversari politici. Il tutto con sinergica collaborazione e regia del campaign manager. La cura dei social ha un senso fin quando l’immagine che si dà davanti ad uno schermo viene poi confermata “dal vivo”, rendendo quei contenuti dei pensieri fermi, riscontrabili nel comportamento del candidato.
Cosa fa il social media manager politico?
Una campagna di marketing elettorale è l’arma vincente per vincere delle elezioni e, pertanto, non è possibile prescindere dalla stessa, se non vuoi trovarti molti passi indietro rispetto ai tuoi avversari e, per far ciò, hai bisogno di rivolgerti a questa figura professionale.
Nel concreto il social media manager si occupa di:
- definire la tua identità sui social (e in parte nella realtà);
- disegnare un vero e proprio piano editoriale sulle proposte prima, dopo e durante la campagna elettorale;
- definire il microtargeting, cioè a chi si rivolgono i tuoi messaggi;
- rendere “appetibili” le tue idee al pubblico;
- seguire la tua community;
- monitorare i tuoi competitor;
- diffondere le tue idee e trasformarle in consensi utili.
Il Social media manager aiuta ad evitare gli errori
Dentro e fuori i social, il tuo social media manager diventerà la tua ombra per guidarti nel corso dell’intera campagna ed occuparsi della complessa macchina organizzativa posta in essere per condurti verso il risultato sperato. E ricorda: l’errore è sempre dietro l’angolo ed il primo a scovarlo sarà il tuo avversario che ne farà subito un suo punto di forza! Esporsi durante una campagna elettorale è sempre un lavoro delicato, va prestata attenzione ad ogni singolo dettaglio, ad ogni singola parola ed è necessario rivolgersi a chi della comunicazione politica ne ha fatto un mestiere, lavorando per condividere con il candidato l’unico obiettivo degli sforzi fatti nel corso degli estenuanti mesi di campagna: la vittoria.
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