Il 3 novembre 2020 è ormai vicino, e le elezioni primarie per sancire i candidati Presidenti Tra i Repubblicani e i Democratici si fanno calde, caldissime. Ecco perché abbiamo voluto, nel dettaglio, effettuare un’analisi rispetto alle attività di marketing online in corso a sostegno dei protagonisti della più grossa – forse – campagna elettorale online per budget speso (e da spendere).
Facciamo prima, però, un riepilogo degli attori in scena e dei rispettivi schieramenti per delineare un quadro chiaro e nitido.
Finora sono state aperte le urne in Nevada e New Hampshire dopo che lo Iowa ha fatto, come da tradizione, da apripista. Il candidato Repubblicano e Presidente degli Stati Uniti in carica, Donald Trump, senza dubbio non ha rivali (impeachment a parte) e a dimostrarlo è il suo 97%.
Insomma, pare che non vi sia partita alcuna per “competitor” Repubblicani di Trump. Parliamo del Businessman Roque “Rocky” De La Fuente e di Bill Weld, Ex governatore del Massachusetts.
Possiamo dire, quindi, che uno tra i Democratici dovrà affrontare il Presidente in carica? Sì, possiamo dirlo senza dubbi alcuni.
Si annunciano, invece, tempi bollenti (e da record) per queste primarie 2020 del Partito Democratico americano. Infatti, nel 2016 furono soltanto in tre a sfidarsi, diventati quasi fin da subito due ovvero Sanders e la Clinton. Al momento, si contano ben otto candidati ufficiali
Conosciamo ora da vicino, invece, i candidati Democratici:
Joe Biden | Ex vice presidente con Obama |
Michael Bloomberg | Ex sindaco di New York |
Pete Buttigieg | Sindaco di South Bend (Indiana) |
Tulsi Gabbard | Deputata delle Hawaii |
Amy Klobuchar | Senatrice del Minnesota |
Bernie Sanders | Senatore del Vermont |
Tom Steyer | Hedge fund manager |
Elizabeth Warren | Senatrice del Massachusetts |
Tra i vari e tanti candidati solo Tom Steyer è l’unico non politico di professione e che viene dalla società civile. Tra i più giovani la Gabbard e Buttigieg.
Per i Democratici c’è un testa a testa tra Pete Buttigieg e Bernie Sanders, con il favorito Joe Biden soltanto terzo davanti a Elizabeth Warren. Ne vedremo delle belle, ne siamo certi.
Delineato il perimetro del terreno di gioco, dell’arena in cui i gladiatori si sfideranno, ora entriamo nel vivo dell’approfondimento facendo luce sul budget (espresso in dollari) speso finora su Facebook e Instagram (aggiornamento fino al 13 febbraio 2020) da tutti i candidati alle primarie.
Vedremo, di seguito, una doppia spesa: quella negli ultimi 22 mesi (maggio 2018 – Febbraio 2020) e quella nell’ultima settimana utile (6/13 febbraio 2020). Questa doppia opzione mostra anche chi e di quanto si sta accelerando negli ultimi tempi.
REPUBBLICANI | 22 MESI | ULTIMA SETTIMANA |
Roque “Rocky” De La Fuente | 31.790 | 300 |
Bill Weld | 32194 | 2791 |
Donald Trump | 32.381.007 | 564.646 |
DEMOCRATICI | 22 MESI | ULTIMA SETTIMANA |
Joe Biden | 4.155.556 | 142.385 |
Michael Bloomberg | 41.558.719 | 9.244.109 |
Pete Buttigieg | 7.853.719 | 382.498 |
Tulsi Gabbard | 1.120.471 | 44.390 |
Amy Klobuchar | 2.629.424 | 101.589 |
Bernie Sanders | 8.959.466 | 501.540 |
Tom Steyer | 25.031.871 | 700.102 |
Elizabeth Warren | 8.221.927 | 129.675 |
Quindi, tra i Repubblicani, ovviamente, è Trump quello che investe di più sui Social Media spendendo 1000 volte in più rispetto i “competitor” interni. Il trend di spesa è chiaro: basti vedere i suoi 500mila ed oltre dollari della scorsa settimana.
Passiamo, ora, ai democratici: su tutti chi spende di più è l’Ex Sindaco di New York con i suoi 9 milioni spesi nell’ultima settimana, appena dietro Steyer con 700mila dollari, Sanders con 500mila dollari, Buttigieg con 382mila dollari. Quindi il favorito Biden si ferma a “soli” 142mila dollari.
Sarà molto interessante aggiornarci al termine di queste primarie e scoprire chi concorrerà per la Casa Bianca e quanto avrà speso in Budget pubblicitario online fino ad allora.
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